sabato 9 ottobre 2010

I gatti liguri: un progetto di riunificazione

Pepe, il gatto di Satana...
Pepe e Leo si sono ambientati nella nuova casa con una rapidità promettente. Sono anche stati bravissimi nel viaggio da incubo, per il quale ho ancora male alle spalle... Promemoria: emigrare in un Paese dove i treni funzionano!!!
Mi sento sollevata all' idea di averli di nuovo qui con me, anche se faccio ancora un po' fatica a non sentirmi una merdaccia per averli lasciati da soli in Liguria per un anno intero.

Di tutti i gatti che avevamo io e R prima di lasciarci, ne sono rimasti 5. Amelie è morta in modo orribile mentre ero via, un anno fa, e Mascherina e il suo fratellino sono scomparsi nel nulla dopo il trasferimento in Liguria. Una parte di me pensa "almeno non ero presente quando è successo", mentre l'altra mi accusa proprio di non essere stata con loro, a vigilare che non si facessero male.
Quando ho lasciato l' appartamento dove vivevo con R, l' unico posto che ho trovato, in tutta fretta, era una minuscola singola al terzo piano di un palazzo in centro a Mestre, un posto in cui non ho nemmeno osato chiedere se potessi tenere un singolo gatto, perché sapevo già quale sarebbe stata la risposta.
Ora Moreno, dopo attenta analisi, mi ha proposto di portare qua i miei gatti, un po' alla volta, in modo da capire se siamo in grado di mantenerli con quello che abbiamo.
Abbiamo sempre avuto tanti animali in Liguria, e ci sono sempre stati dei vicini ignoti che li avvelenavano, li picchiavano, li investivano o li facevano sparire. Ricordo ogni singolo trauma infantile regalatomi da questi individui, ogni gatto morente trovato in cortile, più o meno corredato di pozzetta di sangue, ogni gatto scomparso e mai più ritrovato. A coronare l' incubo c' è una ferrovia da un lato e un cane che se li mangia dall' altro. Morire di vecchiaia è davvero raro per i gatti, da quelle parti.

Qui non c'è neanche la stazione, e passano poche macchine di giorno e quasi nessuna di notte. Non mi risulta ci siano cani aggressivi, mentre molti gatti del vicinato interagiscono regolarmente con Miki e Lulù.
Mi chiedo come sia la situazione nella ridente cittadina in cui viviamo.. chissà se l' antica tradizione vicentina dei "magnagati" esiste ancora in qualcuno di questi paesini!
I discorsi del padre di Moreno sui suoi gatti avvelenati in un paese vicino erano poco incoraggianti, e non me la sento di affrontare altri vent' anni di lutti e frustrazione. Frustrazione, perché non ci sono difese contro queste persone, e non mi risulta che a nessuno interessi aprire indagini in casi di animali avvelenati. In Italia è già tanto se si risolvono i casi di omicidio! Figuriamoci chi mai muoverebbe il culo per un paio di palle di pelo. I miei gatti sono tutti sterilizzati, e quelli di Moreno lo saranno presto, appena Miki finisce di allattare. Speriamo che almeno così diventeranno più casalinghi e staranno lontani dai guai!

Leo, il figlio di Pepe, ha subito un brutto incidente qualche mese fa. Non ero là al momento, come sempre, ma mia madre mi ha raccontato che sembrava fosse stato investito, magari di striscio, o preso a bastonate. Inizialmente trascinava le gambe dietro e non le muoveva, aveva una chiara interruzione della spina dorsale dove era stata colpita, poi ha recuperato molto, e ora cammina quasi normalmente, anche se ha qualche difficoltà a saltare e correre.

Ma di sicuro non gli manca l' appetito! Ieri qualcuno,credo Miki, ha portato in casa un merlo, e lui se ne è appropriato, letteralmente divorandolo crudo (che schifo!!).
Pino in compenso si è fregata un paio di penne da un' ala, e le difendeva strenuamente da chiunque si avvicinasse a lei, ringhiando e soffiando. E' il batuffolino più buffo, pazzo e adorabile che abbia mai visto!

Anche la convivenza tra i gatti ospiti e i padroni di casa sembra ingranare: Leo non soffia più alla gattina, e lei non cerca più di farlo arrabbiare. A volte li troviamo addormentati sulla panca, quasi vicini.
Pepe soffia a tutti, specie quando vengono coccolati al suo posto.. è molto gelosa, e non accetta che io possa volere bene anche agli altri. Decisamente un atteggiamento non poly! ma almeno non picchia nessuno. Ovviamente da brava puttanaccia ha subito iniziato a fare le fusa a Moreno, mentre mi degna a stento di uno sguardo >:(

Leo è il gatto più dolce che abbia mai avuto, ha ancora l' abitudine tenerissima di fare il pane sulle mie gambe quando lo coccolo, e di mordicchiarmi con affetto il polso quando si emoziona per le coccole. Anche se sa che sua madre lo respingerà, continua a ostinarsi ad andarle incontro contento, e ha scambiato Lulù per Louna, la sua nipotina a cui ha fatto da bay-sitter per tanto tempo, accogliendola con tante feste e avvicinandosi tanto da prendersi qualche bella soffiata. Si è già scelto i suoi posti preferiti in casa: la panca in cucina e il letto, bassi e di facile accesso anche per lui. Pepe ha la sua base operativa sopra il frigo.

Mentre guardo Leo e la stanza è pervasa dalle sue fusa, mi riesce difficile credere che qualcuno possa voler spezzare la schiena ad un gatto così pacifico.

Qualunque cosa gli sia successa, ora è qui con noi, e ci prenderemo cura di lui. Non voglio più perderlo di vista per un bel po' :)