Visualizzazione post con etichetta comunicazione non-violenta. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta comunicazione non-violenta. Mostra tutti i post

venerdì 22 febbraio 2013

PAUSA 5: policena a Bologna

Durante le ore estive più calde, Calcifer si rinfresca con uno straccio bagnato.

Domani ci sarà un incontro a Bologna.
Spero di stare bene e di vedere almeno 2 miei partner!
E' da un po' che vorrei conoscere meglio la famosa V di Bologna, in realtà da molto prima dell' intervista.
Al poliaperitivo c'era molto casino quindi non si è potuto chiacchierare granché, e i giorni seguenti non mi sentivo molto bene quindi sono stata poco socievole.
Stavolta invece pare che non solo li vedremo nel loro "habitat" naturale, ma saremo addirittura ospiti a casa loro!

E' stato annunciato un seminario sulla comunicazione non-violenta, che pare sia molto di moda tra i poliamorosi di oltroceano e nella gestione delle relazioni "all' americana" in generale.
Personalmente ho molte riserve. Non mi illudo che esistyano "rimedi miracolosi" per risolvere i conflitti, e le americanate di solito mi lasciano sempre un po' perplessa. Inoltre, dopo aver fatto la venditrice per un po', ho dovuto imparare con orrore diverse tecniche di comunicazione legate alla vendita, e mai, mai le vorrei usare con un partner che amo e di cui mi fido. Ma penso che questo tipo di comunicazione mi servirà se mai un giorno avrò dei figli e dovrò far capire loro le cose senza per forza dover ricorrere a meccanismi di premio-punizione. Però nella mia ignoranza, non avendo mai avuto figli, vedo l'essere madre un po' come i monogami vedono l'amore: se ami tuo figlio, non hai bisogno di un corso che ti impari a comunicare efficacemente con lui, perché ti viene naturale.
Vedo questo tipo di tattiche comunicative come espedienti utili per compensare una mancanza di affetto (e conseguente noncuranza) del tuo interlocutore, come ad esempio verso colleghi o vicini di casa, o conoscenti che per qualche motivo ti tocca frequentare anche se non potrebbe fregartene di meno.
Insomma, persone con le quali io per prima non avrei interesse a stabilire un rapporto, a meno che non ci sia la sopravvivenza di mezzo (momento nel quale confido comunque nell' effetto "tend and befriend" ).
Quindi non riesco a scrollarmi di dosso il senso di inutilità di queste pratiche, ma probabilmente è un limite mio.
Spero di non addormentarmi come per il seminario di due ore sul polipo della gelosia ... avevo passato la notte in bianco! Non volevo! Giuro!!


La mia mente già divaga fantasticando sul futuro: se luca si trasferirà a Bologna , inizierò a andarci più spesso.
Ci ho vissuto per un anno (stendiamo un pietoso velo) e mi era piaciuta molto.
Bologna è perfetta, le manca solo il mare.
Va beh ma il mare ligure è difficile da sostituire in generale...credo proprio che mi mancherà ovunque andrò.

Magari un giorno anche io e moreno vivremo nel bolognese, con Luca o cmq vicino a lui.
Sarebbe un sogno!

...e con Leu? mi allontanerei da lui.
Milano-Bologna son 4 ore di treno anziché 2 (se la tua unità di misura è il regionale scrauso di trenitalia), ma è più fornito di vicenza (a BO ci passa l' italo, per esempio).

E poi la città è più ricca di opportunità. Forse potrei addirittura trovare un lavoretto, e posti dove comprare endo-cibo a poco!
Non vedo l' ora di raccontarvi com'è andata e di parlarvi anche delle ultime novità... a presto!