giovedì 24 marzo 2011

Un altro tipo di sex symbol


Leggo una pagina molto confusa in cui una donna attraente sogna di venire piacevolmente torturata e abusata da diverse figure pittoresche, ognuna delle quali parla una lingua diversa.
Thomas mi traduce le parti in tedesco, mentre alcune parti in francese rimangono come grossi punti interrogativi nella mia mente.
Non riesco a capire del tutto cosa si stia dicendo, ma le immagini che scorrono fra le pagine sono fin troppo esplicite. 
Stiamo leggendo una raccolta di “Valentina” di Crepax.




Nata come fidanzata di un insulso supereroe italiano, Valentina ha presto soppiantato il proprio compagno ed è diventata la protagonista effettiva del fumetto che porta il suo nome.
E' bella, sexy, intelligente e fotografa: un lavoro creativo, stimolante e che richiede stile e gusto estetico. 
Come non innamorarsi di un personaggio così raffinato, e che colpisce non solo la vista, ma anche i nostri desideri più profondi?
Nonostante il suo appeal, il suo sguardo profondo e le morbide linee di inchiostro che definiscono le sue ciglia, le ciocche del suo caschetto nero e le sue curve perfette, Valentina non sembra avere più di una seconda.
Come è possibile tutto ciò?




Perché a distanza di qualche decennio è così difficile trovare un personaggio altrettanto provocante e sexy, una donna che non abbia bisogno di taglie spropositate per attirare l' attenzione del pubblico?
Quando siamo diventati così malati di abbondanza?
Valentina non è l' unico né l' ultimo esempio di donna "piatta" affascinante, ma sono esempi sempre più rari nella nostra società.


La stessa Shane della serie “The L word” , così attraente nel suo mix di aspetti tormentati e androgini, è comunque una “maschiaccia” poco interessante per un target maschile e più indirizzata verso un pubblico di lesbiche, cioè donne, che comunque sono considerate naturalmente più sensibili, e abituate a non fermarsi alla superficie di una persona nel giudicarla appetibile o meno.

Anche nel porno le figure più famose hanno misure fantascientifiche, e forse quello che attira è proprio il modello poco realistico.

Molti uomini hanno la tendenza a evadere dalla loro realtà. 
Spesso e volentieri percepita come noiosa o insoddisfacente in campo sessuale, questi individui si creano un mondo di fantasia dove il corpo femminile tanto ambito ed estraneo sfida le leggi fisiche, può essere maltrattato ed è sempre pronto all' uso, come un giocattolo di gomma.
Molti uomini sono più attenti all'aspetto materiale del sesso perché abituati a considerarlo un esercizio delle proprie funzioni fisiologiche, scollegato dalle emozioni.


L' unica pseudo-pornoattrice con un seno piccolo che abbia mai apprezzato finora è Liz Vicious, ma anche questa piccola succube goth-girl è da considerarsi un caso particolare e non certo un sex symbol largamente diffuso come una qualsiasi Pamela Andreson.
Insomma, resta comunque una sorta di “nicchia”.


L' importante è il carattere
Non fanno che ripetercelo tutti, con un tono semiconsolatorio, a metà tra l'autocompiacente e il caritatevole, ma sono pochi quelli che lo credono veramente.
Tutti giudichiamo gli altri e il loro corpo, fin dal primo istante in cui li incontriamo.
Io lo faccio di solito per più tempo, osservo molto i movimenti e il portamento di una persona subito dopo aver passato in rassegna la struttura fisica, le mani,la nuca e il volto, in quest' ordine, e di ogni parte annoto mentalmente cosa mi piace e cosa non mi piace di ognuno, a che distanza voglio tenere quella persona e cosa voglio approfondire di lei.
Una scansione completa, insomma.
Ma già dopo i primi 5 minuti so se voglio approfondire la conoscenza con una persona o meno.


Anche io ho una serie di pregiudizi riguardante l'aspetto fisico delle persone che vorrei attorno.
Pregiudizi che vengono regolarmente rotti dai numerosi "casi particolari" di persone superfiche che incontro ogni giorno, e che non hanno affatto il peso o la misura di reggiseno che credevo mi sarebbero piaciuti incontrare.
Eppure finiamo comunque per diventare ottimi amici, amanti o compagni per la vita.


Insomma, possiamo scrivere fiumi di inchiostro sulle dimensioni ideali che il corpo nostro o degli altri dovrebbe avere per piacerci, ma a conti fatti il corpo, con tutti i suoi limiti fisici, è davvero secondario alla personalità.
Un mero gusto estetico per certi attributi non potrà mai sostituire la profonda connessione che è possibile instaurare tra due esseri umani, una volta trovato il coraggio di far cadere tutti i miti e le barriere che ci costruiamo intorno.


Quando troverò la mia Principessa, sono sicura che, per quanto potrò trovarla sexy e fantastica, il suo corpo sarà solo una minima parte delle cose che amerò di lei.
E che abbia un seno abbondante o piccolo, le cose più importanti per me saranno il suo carattere, il suono della sua voce, e la luce proveniente dal suo sorriso.

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