mercoledì 20 febbraio 2013

Posto per 60

Il poliaperitivo di Milano è stato affollatissimo, per i nostri standard!
C'erano almeno 60 persone, molte delle quali attirate dalla famosa intervista andata in onda sulla puntata delle Iene di domenica, e alla fine ci siamo espansi tanto da irretire pure delle persone che non c'entravano niente con l'evento, e che erano lì solo per fare un normalissimo aperitivo tra amici.


Il padrone del locale, tra uno sbuffo e un' occhiata storta, ci continuava a portare sedie per i nuovi arrivati, togliere le sedie vuote per darle agli altri clienti quando qualcuno di noi andava via, dirci di spostarci su altri tavoli per stare più comodi o per non occupare troppo spazio a discapito degli altri.

Ci sono stati molti imprevisti, molta gente che si è aggiunta all' ultimo momento, alcuni ritardi e problemi con i trasporti (come sempre succede quando le persone da spostare sono così tante), ma alla fine ci siamo divertiti, abbiamo conosciuto tanta gente nuova e ci siamo ripromessi di organizzare eventi anche in posti meno valorizzati.
C'erano due liguri con i quali vorrei approfondire il discorso degli incontri in liguria. Sarebbe bello organizzare una giornata in spiaggia, magari durante il weekend così anche torinesi e milanesi si potrebbero aggregare... tanto i turisti del nord ce li troviamo comunque ogni estate! tanto vale che si rendano utili alla causa! :P

C'era anche un bel gruppo di bolognesi venuto su apposta per l' incontro, tra cui anche i tre ragazzi protagonisti della sopracitata intervista.
Finalmente ho potuto conoscerli! Ancora prima dell' intervista ho avuto modo di leggere gli interventi di Eli online, e devo dire che ho notato subito una certa sintonia tra il suo modo di essere poli e il mio, ma non solo. Anche su molte altre tematiche mi trovavo d' accordo con lei o a sentirmi dire "mi hai tolto le parole di bocca!"
Con l'intervista il trio ha iniziato ad avere un volto e una voce, e ora che li vedevo dal vivo avevano anche un corpo.
E che bellini erano da vedere! le loro interazioni mi ricordano molto le mie relazioni, e anche i due ragazzi (che tra loro sono amici e non provano attrazione l' uno per l' altro) somigliavano molto a Leu e a Moreno nel modo di rapportarsi.
Dopo l'aperitivo Elisa e Damiano sono venuti a dormire da Leu, mentre Federico è tornato a casa sul furgone rosso dell' ammore dei bolognesi.
Anche se all' aperitivo è difficile conoscere bene qualcuno e parlarci, non mi son preoccupata più di tanto perché sapevo che dopo, con calma, avremmo avuto tempo per parlare con calma.
Stare con Elisa e damiano è stato proprio bello, ed è emozionante vedere che la gente li riconosce per strada e fa domande. Le persone vogliono effettivamente capire, non ci sono solo gli stronzi che insultan o prendono per il culo!
Questo mi dà molta speranza.

Finora credo che quei tre siano l' unica "polecola" simile al modo in cui io vorrei vivere il poliamore: vivono tutti e tre insieme, si vogliono bene e sono un nucleo familiare a sé.
Non credo mi troverei a mio agio nella poli-comune che tanti di noi sognano, perché mi piacerebbe convivere solo con i miei partner, e comunque non in un' abitazione troppo affollata perché sono misantropa. Potrei sopportare al massimo 3-4 persone (posto che almeno due siano miei partner e gli altri dei metamori con cui vado moolto d'accordo).
Sono contanta che esistano, e li considero un esempio a cui aspirare per il futuro.


L' effetto iene ha anche portato qualche piccolo effetto collaterale che dovremo imparare a gestire:
Dopo il passaggio in tv, inevitabilmente, oltre ai giudizi negativi che i poveretti hanno dovuto sopportare essendosi "immolati" pubblicamente per amore di divulgazione, sono anche arrivati un sacco di curiosi e di gente nuova, sia sul gruppo di facebook che a visitare il sito a cui Leu e Luca lavorano.
Ci troviamo a dover gestire un numero mai visto prima di persone che non hanno la più pallida idea di cosa sia il poliamore, o di persone convinte che sia la stessa cosa dello scambismo o della libertà sessuale che si respira in altri ambienti, come ad esempio quello BDSM. Sebbene in alcuni aspetti questi mondi si sovrappongano, sono in realtà molto diversi e spesso mi trovo in difficoltà a spiegarlo a chi mi fa domande.

Il sovraffollamento agli eventi rende necessario trovare posti più spaziosi in grado di accoglierci tutti. Ospitare eventi pubblici a casa propria o nello studiolo di qualche parente non sarà più praticabile, se cominceremo ad essere 40 e rotte persone ad ogni evento.
Questo pone il problema del costo dei locali, e l' eventualità che in futuro gli eventi possano richiedere una contribuzione delle spese in denaro da parte dei partecipanti, invece di ricambiare l' ospitalità portando del cibo o aiutando in casa come si è sempre fatto finora.

Sorprendentemente, tra i molti curiosi arrivati, non c'era nemmeno un viscidone* ! Sono stata molto contenta di questo.

A metà serata ci ha raggiunti anche Luca, coì ho potuto abbracciarlo e coccolarlo un pochino.
Le cose tra noi vanno molto meglio, però il tempo insieme scarseggia sempre.
Spero che presto cambi qualcosa!
Purtroppo lui è uno dei poli che vorrebbe adottare il modello della comune e forse non sarà possibile andare proprio a vivere nella stessa casa per questa differenza, ma magari riusciremo almeno a vivere nella stessa città e a vederci una o due volte al mese. Sarebbe già un bel passo avanti rispetto a come siamo messi ora!

Alcuni suggerimenti per chi volesse organizzare eventi: 


-Assicuratevi che il locale abbia una saletta a parte o cortile interno, e chiedete che la musica venga tenuta bassa. Insomma, cercate di farlo in un posto che abbia meno rumori di fondo possibile.

-Spesso nei locali il rumore e gli spazi ristretti rendono impossibile discutere faccia a faccia con tutti di argomenti molto complessi, e il numero maggiore di partecipanti e di nuove facce rende impossibile memorizzare nomi nuovi e conoscere a fondo gli altri.
Quindi non rimaneteci male se vi sembra che all' aperitivo organizzato da voi in un pub ci saranno argomenti più frivoli che ai polimeriggi, o se vi sembra che le persone si aprano di meno.
Anche questo tipo di evento più "sciallo" e meno impostato ha un' utilità davvero grossa: permette alle persone di distendersi, di fare festa, di sentirsi più rilassate tra amici, o anche solo tra persone che non le giudicano.
Non si deve per forza discutere ogni volta dei massimi sistemi perché l'evento si possa considerare riuscito.


-Quando si è in un locale: L' organizzatore dovrebbe prendere un attimo di tempo all' inizio della serata e spiegare a tutti i presenti come funzionano le ordinazioni (ad esempio ognuno paga il suo o tutti pagano un fisso, si paga al tavolo appena arrivato il drink o si paga alla cassa poco prima di uscire, eccetera).
In questo modo forse si possono evitare incidenti come quello di Milano: alla fine della serata, Alla cassa risultavano 8 aperitivi non pagati.
Non credo si tratti di scrocconeria, io penso che la gente proprio si sia dimenticata di pagare!
Un paio di persone sono tornate indietro subito dopo essersene accorte, mentre le altre magari non ci hanno proprio pensato.


In ogni caso, nonostante tutti i problemi, sono felice e mi sembra che stiamo migliorando sempre più anche nella gestione di questi piccoli intoppi...
Il 23 ci sarà un incontro a Bologna, e spero proprio si faccia pienone come a Milano!


baciozzi...
b

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