lunedì 25 febbraio 2013

Policena a Bologna!

Sabato io e Moreno siamo andati a un evento poli a Bologna.
Speravo che ci raggiungesse anche Leu, ma in questi giorni è molto impegnato e non può muoversi molto.


Bologna era avvolta da una nuvola di neve e nebbia. E' stato stranissimo vedere il paesaggio cambiare da normale a imbiancato non appena siamo arrivati al casello!

La neve ha creato non pochi disagi, soprattutto a chi veniva da fuori.
Disagi che si sono aggiunti a quelli già creati dal continuo cambio di locazione: probabilmente i gestori dei vari locali, all' aumentare del numero di partecipanti previsto, hanno detto all' ultimo che non potevano e questo ha creato un po' di problemi.
Ormai tocca mettere in conto che, ovunque si faccia un evento, ci saranno almeno 30 persone!

Il cambio di location mi ha però permesso di conoscere un locale di Bologna in cui non ero mai stata, ricavato da una vecchia chiesa sconsacrata.
Un po' freddino, per me che sono molto freddolosa.
Le chiese non erano progettate per trattenere il calore e sono difficili da riscaldare.
Alla fine, però, con la stanza piena di gente si stava abbastanza bene!


I partecipanti all' incontro erano un misto tra volti noti e nuovi arrivati.
C'erano almeno quattro persone desiderose di approfondire l' argomento dopo aver visto l' intervista de "Le Iene", e alcuni che invece erano lì per passaparola o per curiosità propria.
L' acustica del posto non era un granché per parlare tutti in cerchio, ma discutendo in piccoli gruppetti a mo' di aperitivo si riusciva a seguire la discussione.

Nonostante la neve, sono riusciti a raggiungerci tutti, anche i tre ragazzi protagonisti della famosa intervista, D., E., ed F.
Avevo già conosciuto D. e E. all' aperitivo di Milano e mi erano stati subito molto simpatici, mi mancava F.
Nel rapportarsi con gi altri, ognuno mostrava un atteggiamento leggermente diverso: D. era a suo agio nel parlare, e un gruppetto di persone si era fatto intorno a lui per sentirlo spiegare il suo modo di vedere il poliamore. E. era molto allegra e gioiosa, ma sembrava preferire il dialogo con un paio di persone. F. era un po' in imbarazzo (più tardi mi è stato detto che lui di solito è un timido, e che non gli capita quasi mai di parlare in pubblico).

Con il calar del sole, ci siamo nuttati nella bufera e, tra una palla di neve e l'altra, ci siamo avviati a piedi verso il locale in cui avremmo cenato, la famosa trattoria "da Vito".
Arrivati abbiamo trovato ad accoglierci le vecchie foto di Dalla e Guccini e il gestore, che ci ha aiutati a scrollarci la neve di dosso.

Io e Moreno ci siamo subito appropriati del posto vicino alla stufetta, e abbiamo mangiato cibo bolognese e sbevazzato fino a scoppiare!

Durante la cena ho avuto una stimolante conversazione con L. , una ragazza che studia cinema, e abbiamo concluso che  è il momento di fare un documentario sul poliamore.
Sarebbe bellissimo, ma mancano le persone: non solo manca chi abbia abbastanza tempo per potersene occupare (peraltro gratis), ma mancano anche le persone disposte a farsi inquadrare in viso. Fino ad ora D.E.F. sono stati gli unici a metterci la faccia, e io stessa non so se avrei il coraggio di parlare di fronte a una telecamera (oltre ovviamente a farmi un sacco di pare sul fatto che "non vado bene come campione rappresentativo" e via dicendo).
Ovviamente abbiamo subito pensato di coinvolgere anche Leu nel progetto...

Non vedo l' ora!

Dopo cena ci siamo avviati verso casa di D.E.F. con molta calma, dato che le strade erano ancora piene di neve e di rami caduti dagli alberi.
Mi sono innamorata subito di quel posto in mezzo alle colline nel bolognese!
Sono un ragazza di paesino, non ho mai capito il fascino delle città e mi piace molto vivere nei boschi.

Svegliarsi la mattina dopo in quel villaggetto, vedendo dalla finestra i vicini che spalavano neve, mi ha fatta sentire subito a casa.
(Ha aiutato molto anche il fatto che ci siamo strafogati di pancakes a colazione...)

Penso di essere in NRE da nuovi amici...
Sarà possibile?

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