martedì 27 novembre 2012

(IM)MOBILITÀ

È il mio turno, dopo circa 14 numerini, venti minuti e un modulo confusamente compilato durante l'attesa.Guardo la signora dell'ufficio dritto negli occhi, un po' dispiaciuta e un po' imbarazzata per quello che sto per dire, ma sto imparando a essere onesta anche con gli impiegati degli uffici pubblici. Mentire sottrae loro informazioni utili ad aiutarti, e non ti protegge perché tanto con un controllo puoi essere sbugiardato in qualunque momento. E per quanto gli impiegati di strutture pubbliche siano parte di un sistema che io odio, non ne sono la testa. Non hanno interesse a far funzionare il sistema più di quanto un criceto abbia interesse a stare in una gabbietta ben chiusa. Ci stanno dentro, e devono pur mangiare anche loro.
Con questo pensiero nel cuore, prendo un bel respiro e apro bocca: "salve... Io devo dirle subito che non cerco propriamente lavoro. Cioè, magari lo trovassi! Ma la verità è che non so se sono in grado di lavorare.il mio medico mi ha detto di fare l'esenzione del ticket perché sto spendendo troppo in cure mediche (60€ di solu esami del sangue a luglio), e dall'ufficio dell'ASL mi hanno mandata qui."
La signora mi guarda un attimo perplessa, mi fa la (immagino) solita tiritera che si deve fare in questo caso ai "furbetti" che si credono di poter vivere a spese dello stato senza dover lavorare "eh,sì però qui al collocamento si viene per lavorare, non per avere sgravi fiscali..." Ecc. Ecc.
In realtà alla fine si mostra molto comprensiva, alla fine conveniamo che il sistema è buggato e che, paradossalmente, se avessi qualcosa di più grave (faccio le corna), avrei diritto all'invalidità.
Invece sono troppo sana per vivere a spese dello stato, ma non abbastanza per mantenermi da sola. Sono ora parte di quel limbo di persone di cui nessuno può farsi carico. Tranne quel povero sfigato che la ama e si lascia usare ( o almeno è così che credo ci vedano, da fuori, a me e Moreno).
Qualcuno ha deciso che non sono abbastanza malata. Eppure gli svenimenti, i crampi, e la (new entry!) sensazione di non avere un corpo, dal diaframma in giù, p
er non parlare del dolore dopo il sesso che va beh, ormai... tutti questi sono problemi reali. 

Talmente reali da influenzare le mie relazioni. 
E da farmi sentire come un peso morto

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