La
nostra cultura è permeata di seni enormi, dallo stereotipo della
povera tettona ingenua presente in ogni manga che si rispetti, a
protagoniste di videogiochi dotate di tette
antiproiettile/antigravità, come Lara Croft o le eroine dei fumetti
Marvel.
Soprattutto
la cultura geek-otaku, quindi un bacino di utenza quasi
esclusivamente maschile, si è formata attorno a questi stereotipi e
li ha alimentati per potersene a sua volta cibare.
Un
cane che si morde la coda, insomma.
“Le
mie tette sono un problema per me. La gente non mi vede, vede solo
loro. Io SONO le mie tette.”
“Ehi,
dove stai guardando? Guarda che la mia faccia è un po' più su!”
Per
quanto possano sembrare frasi prese da qualche stupida commedia
americana, episodi simili mi sono stati riferiti più di una volta
nel corso della mia vita, da amici e conoscenti.
Una
volta ho perfino assistito a un episodio del secondo tipo. Il ragazzo
in quel caso se l' è cavata con un “le labbra, sto
guardando le tue labbra” scatenando una risata di gruppo.
I
problemi legati al seno grosso non sono solo luoghi comuni o leggende
metropolitane.
Ovviamente
le ragazze più dotate non sono nate stupide, e ci sono molte ragazze
intelligenti con un bel seno grosso tra le mie amiche.
Allora
perché lo stereotipo è così diffuso? Forse perché una ragazza con
un seno prosperoso più facilmente si abitua ad essere considerata
dagli uomini più per le proprie forme che per la propria
personalità, finendo per non riuscire o non volere farsi notare per
altre qualità.
Il
problema di essere le proprie tette, o il proprio
corpo, o qualunque altra cosa risalti di noi, è dato dalla
percezione stereotipata che gli altri hanno di noi, basandosi solo su
ciò che possono vedere senza prendere in considerazione il nostro
vero io, le nostre idee, il nostro carattere, la nostra essenza più
profonda.
Una
persona non è mai stupida o intelligente quanto appare, ma per
conoscerla davvero bisogna scavare più a fondo.
Ci
viene molto più facile adagiarci nel cliché che la società ha
creato per noi, che non cercare di spiccare come singoli individui in
una folla.
Anche
se ognuno di noi si considera unico dentro di sé.
In
fondo tutte sappiamo che essere carina o sexy è molto più facile
che risultare interessante.
Interessante
vuol dire complesso, e non tutti hanno voglia di impegnarsi a capire
una persona troppo complicata, o a spiegare agli altri la propria
complessità.
Per
questo gli stereotipi sono comunemente accettati dalla nostra
società.
Molti
di noi li usano come gusci dietro cui nascondere il proprio cuore
molle e indifeso.
Un
altro fatto che pochi uomini prendono in considerazione è che le
ragazze con un seno eccessivamente ingombrante si trovano ad
affrontare tutta una serie di problemi legati alla postura, i quali,
se non vengono risolti in età puberale, possono portare a vere e
proprie malformazioni della spina dorsale.
Avete
presente la tipica ragazza col seno grosso che sta sempre china come
se portasse un peso? Ecco, una mia amica delle medie era così.
Problemi
di questo genere non possono che influire pesantemente sull'
autostima e sulla percezione che queste ragazze hanno del proprio
corpo.
L'aspetto
visuale del sesso
Spesso
la fissazione degli uomini per il seno grosso viene giustificata con
la tipica teoria che “gli uomini sono più visuali delle donne” ,
in relazione al fatto che la loro vista è predominante e nella loro
sessualità gli stimoli visivi giocano un ruolo molto importante.
La
stessa giustificazione viene applicata al fatto che l'industria del
porno sia prevalentemente indrizzata a un pubblico maschile, perché
pare che le donne trovino maggiore eccitazione nelle proprie fantasie
che nel sedersi e guardare un film. Motivo per cui esistono tanti
esempi di letteratura erotica o di romanzi stile “harmony” (se di
letteratura si può parlare, bleargh!)
Personalmente
trovo che sia vero. Quando mi trovo a guardare un video porno con
Moreno, mi soffermo a giudicarne la qualità e le inquadrature più
di quanto dovrei eccitarmi nel vedere due tizi tutti unti e depilati
che fottono come se non ci fosse un domani.
Mentre
per connettermi con i miei sensi ho bisogno di chiudermi in camera e
pensare a situazioni o persone reali, o inventate da me, ma non mi
sento a mio agio se prendo a prestito i personaggi di qualcun altro
per le mie fantasie.
E'
come sbirciare dal buco di una serratura, e non mi va di entrare dove
non sono invitata.
Ma
conosco anche ragazze che non riescono a guardare la fine di un film
porno con il loro ragazzo, perché si eccitano così tanto che hanno
bisogno di mettere subito in pratica quello che hanno visto sullo
schermo.
Credo
ci sia solo una maggiore tendenza a interiorizzare le proprie
fantasie da parte delle donne, perché fin da piccole viene insegnato
loro a “fare le brave ragazze” e a non esternare i propri bisogni
fisiologici.
Che è
lo stesso motivo per cui una ragazza che rutta o dice parolacce
risulta molto più scioccante e sgradevole di un uomo.
Certe
cose vanno tenute nascoste, perfino a sé stesse, e ciò ne risulta
in una repulsione per tutto ciò che è sessualmente esplicito.
Legami
con l'allattamento
Una
volta spiegato il principio secondo cui gli uomini hanno bisogno di
stimoli visivi, può risultare più tollerabile per la fidanzata
piatta di turno, che il proprio partner fissi qualche ragazza meglio
carrozzata di lei, per la strada.
E'
relativamente facile, per una donna, capire che nell' uomo lo stimolo
sessuale e l' amore siano concetti ben separati da una grossa linea
di demarcazione.
Più
difficile invece è accettare che gli istinti sessuali sono
fortemente legati all' inconscio, alla figura materna e al complesso
edipico.
Perché
queste questioni sono più fortemente radicate e profonde di un mero
“prurito” sessuale o del semplice gusto estetico.
Ogni
uomo ha avuto un rapporto privilegiato con la propria madre, e quindi
anche con il seno della propria madre.
Recentemente
ho letto in un articolo che si sta cercando di capire se c'è un
collegamento tra la fissa per il seno grosso e problemi avuti durante
l' allattamento, come uno svezzamento precoce o tardivo, che abbia
creato un atttaccamento eccessivo del neonato verso questa parte del
corpo materno così ambita e al tempo stesso così proibita.
Quello
che le donne eterosessuali tendono a rimuovere, però, è che anche
le donne hanno avuto con la propria madre questo rapporto così
speciale.
Un
rapporto di amore in piena regola.
Le
insicurezze di molte donne legate alle dimensioni del proprio seno
sono legate al bisogno di confrontarsi con quella figura materna che
per molti anni è stato un esempio da seguire, raggiungere, e infine
superare, proprio come la figura paterna per un uomo ossessionato
dalle dimensioni del proprio pene.
Non
si tratta mai di complessi provocati da questioni pratiche o
razionali. Infatti non sta scritto da nessuna parte che una donna con
una prima o una seconda non possa allattare i propri figli quanto una
superdotata, e come si è già detto le dimensioni degli organi
sessuali non influenzano le prestazioni né la fertilità.
Quindi
il problema è semplicemente legato all' identità e alla propria
autostima, non a questioni pratiche. L' unico modo in cui le
dimensioni di certe parti del nostro corpo influenzano la nostra vita
è nel modo in cui questo ci fa percepire noi stesse e il modo in cui
gli altri ci percepiscono.
Nonostante
sia solo un aspetto superficiale di noi, per molte donne la
scollatura conta più di un bilgietto da visita, perché parla non
solo del nostro corpo, ma anche del nostro carattere e del nostro
coraggio di mostrarci al mondo.
(segue nell' ultima parte!)
(segue nell' ultima parte!)
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