mercoledì 23 marzo 2011

Armi di distrazione di massa


La nostra cultura è permeata di seni enormi, dallo stereotipo della povera tettona ingenua presente in ogni manga che si rispetti, a protagoniste di videogiochi dotate di tette antiproiettile/antigravità, come Lara Croft o le eroine dei fumetti Marvel.

Soprattutto la cultura geek-otaku, quindi un bacino di utenza quasi esclusivamente maschile, si è formata attorno a questi stereotipi e li ha alimentati per potersene a sua volta cibare.

Un cane che si morde la coda, insomma.



Le mie tette sono un problema per me. La gente non mi vede, vede solo loro. Io SONO le mie tette.”

Ehi, dove stai guardando? Guarda che la mia faccia è un po' più su!”


Per quanto possano sembrare frasi prese da qualche stupida commedia americana, episodi simili mi sono stati riferiti più di una volta nel corso della mia vita, da amici e conoscenti.
Una volta ho perfino assistito a un episodio del secondo tipo. Il ragazzo in quel caso se l' è cavata con un “le labbra, sto guardando le tue labbra” scatenando una risata di gruppo.

I problemi legati al seno grosso non sono solo luoghi comuni o leggende metropolitane.
Ovviamente le ragazze più dotate non sono nate stupide, e ci sono molte ragazze intelligenti con un bel seno grosso tra le mie amiche.
Allora perché lo stereotipo è così diffuso? Forse perché una ragazza con un seno prosperoso più facilmente si abitua ad essere considerata dagli uomini più per le proprie forme che per la propria personalità, finendo per non riuscire o non volere farsi notare per altre qualità. 

Il problema di essere le proprie tette, o il proprio corpo, o qualunque altra cosa risalti di noi, è dato dalla percezione stereotipata che gli altri hanno di noi, basandosi solo su ciò che possono vedere senza prendere in considerazione il nostro vero io, le nostre idee, il nostro carattere, la nostra essenza più profonda.
Una persona non è mai stupida o intelligente quanto appare, ma per conoscerla davvero bisogna scavare più a fondo.
Ci viene molto più facile adagiarci nel cliché che la società ha creato per noi, che non cercare di spiccare come singoli individui in una folla.
Anche se ognuno di noi si considera unico dentro di sé.

In fondo tutte sappiamo che essere carina o sexy è molto più facile che risultare interessante.
Interessante vuol dire complesso, e non tutti hanno voglia di impegnarsi a capire una persona troppo complicata, o a spiegare agli altri la propria complessità.
Per questo gli stereotipi sono comunemente accettati dalla nostra società.
Molti di noi li usano come gusci dietro cui nascondere il proprio cuore molle e indifeso.

Un altro fatto che pochi uomini prendono in considerazione è che le ragazze con un seno eccessivamente ingombrante si trovano ad affrontare tutta una serie di problemi legati alla postura, i quali, se non vengono risolti in età puberale, possono portare a vere e proprie malformazioni della spina dorsale.
Avete presente la tipica ragazza col seno grosso che sta sempre china come se portasse un peso? Ecco, una mia amica delle medie era così.
Problemi di questo genere non possono che influire pesantemente sull' autostima e sulla percezione che queste ragazze hanno del proprio corpo.

L'aspetto visuale del sesso
Spesso la fissazione degli uomini per il seno grosso viene giustificata con la tipica teoria che “gli uomini sono più visuali delle donne” , in relazione al fatto che la loro vista è predominante e nella loro sessualità gli stimoli visivi giocano un ruolo molto importante.
La stessa giustificazione viene applicata al fatto che l'industria del porno sia prevalentemente indrizzata a un pubblico maschile, perché pare che le donne trovino maggiore eccitazione nelle proprie fantasie che nel sedersi e guardare un film. Motivo per cui esistono tanti esempi di letteratura erotica o di romanzi stile “harmony” (se di letteratura si può parlare, bleargh!)

Personalmente trovo che sia vero. Quando mi trovo a guardare un video porno con Moreno, mi soffermo a giudicarne la qualità e le inquadrature più di quanto dovrei eccitarmi nel vedere due tizi tutti unti e depilati che fottono come se non ci fosse un domani.
Mentre per connettermi con i miei sensi ho bisogno di chiudermi in camera e pensare a situazioni o persone reali, o inventate da me, ma non mi sento a mio agio se prendo a prestito i personaggi di qualcun altro per le mie fantasie.

E' come sbirciare dal buco di una serratura, e non mi va di entrare dove non sono invitata.
Ma conosco anche ragazze che non riescono a guardare la fine di un film porno con il loro ragazzo, perché si eccitano così tanto che hanno bisogno di mettere subito in pratica quello che hanno visto sullo schermo.
Credo ci sia solo una maggiore tendenza a interiorizzare le proprie fantasie da parte delle donne, perché fin da piccole viene insegnato loro a “fare le brave ragazze” e a non esternare i propri bisogni fisiologici. 
Che è lo stesso motivo per cui una ragazza che rutta o dice parolacce risulta molto più scioccante e sgradevole di un uomo.
Certe cose vanno tenute nascoste, perfino a sé stesse, e ciò ne risulta in una repulsione per tutto ciò che è sessualmente esplicito.

Legami con l'allattamento
Una volta spiegato il principio secondo cui gli uomini hanno bisogno di stimoli visivi, può risultare più tollerabile per la fidanzata piatta di turno, che il proprio partner fissi qualche ragazza meglio carrozzata di lei, per la strada.
E' relativamente facile, per una donna, capire che nell' uomo lo stimolo sessuale e l' amore siano concetti ben separati da una grossa linea di demarcazione.
Più difficile invece è accettare che gli istinti sessuali sono fortemente legati all' inconscio, alla figura materna e al complesso edipico.
Perché queste questioni sono più fortemente radicate e profonde di un mero “prurito” sessuale o del semplice gusto estetico.

Ogni uomo ha avuto un rapporto privilegiato con la propria madre, e quindi anche con il seno della propria madre.
Recentemente ho letto in un articolo che si sta cercando di capire se c'è un collegamento tra la fissa per il seno grosso e problemi avuti durante l' allattamento, come uno svezzamento precoce o tardivo, che abbia creato un atttaccamento eccessivo del neonato verso questa parte del corpo materno così ambita e al tempo stesso così proibita.

Quello che le donne eterosessuali tendono a rimuovere, però, è che anche le donne hanno avuto con la propria madre questo rapporto così speciale.
Un rapporto di amore in piena regola.
Le insicurezze di molte donne legate alle dimensioni del proprio seno sono legate al bisogno di confrontarsi con quella figura materna che per molti anni è stato un esempio da seguire, raggiungere, e infine superare, proprio come la figura paterna per un uomo ossessionato dalle dimensioni del proprio pene.
Non si tratta mai di complessi provocati da questioni pratiche o razionali. Infatti non sta scritto da nessuna parte che una donna con una prima o una seconda non possa allattare i propri figli quanto una superdotata, e come si è già detto le dimensioni degli organi sessuali non influenzano le prestazioni né la fertilità.
Quindi il problema è semplicemente legato all' identità e alla propria autostima, non a questioni pratiche. L' unico modo in cui le dimensioni di certe parti del nostro corpo influenzano la nostra vita è nel modo in cui questo ci fa percepire noi stesse e il modo in cui gli altri ci percepiscono.

Nonostante sia solo un aspetto superficiale di noi, per molte donne la scollatura conta più di un bilgietto da visita, perché parla non solo del nostro corpo, ma anche del nostro carattere e del nostro coraggio di mostrarci al mondo.

(segue nell' ultima parte!)

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