domenica 20 febbraio 2011

Una notte diversa: il Live di Vampiri


Evviva i viaggi in piena notte decisi all'ultimo momento con il mio aMore(no)! WEEEEEH!!!!
saremmo dovuti arrivare un po' prima, per vedere almeno un po' di gioco, ma Moreno non conosceva il posto, e abbiamo preso a girare un po' in tondo con la macchina.
Alla fine abbiamo imbroccato quella che sembrava la strada giusta, e siamo arrivati su una collinetta con in cima una chiesetta molto carina.

La vista era mozzafiato, il posto molto tranquillo. Bello suggestivo, per farci un live di vampiri, ho pensato. Avvicinandoci all' edificio si sentivano voci di gente che sembrava stesse provando per uno spettacolo.
Moreno mi ha fatto cenno di stare in disparte, dicendomi che era meglio aspettare per non disturbare i giocatori in azione.
E poi sarebbe stato da coglioni girare col dito indice alzato per tutto il tempo, diceva...
Beh una bella scusa per pomiciare davanti alla chiesetta... furbo il ragazzo!
Quando finalmente ci siamo affacciati alla porta, la sessione di gioco era già finita, e stava iniziando il debriefing.
Eccoli lì, tutti i membri dell' Associazione al completo!

Devo ammettere che, pur non riuscendo a capire tutto quello di cui si parlava, perché sono poco pratica delle regole di Vampiri e non conosco tutte le varie fazioni e tramacci del gioco, l'impressione generale che mi arrivava era di un bel gruppo compatto di amici, uniti dalla passione per i giochi di ruolo, e un'atmosfera rilassata e scherzosa in cui tutti ridevano con tutti.

L' Amico Sasso era vestito tamarro stile "Matrix". C'era anche la cugina di Moreno, che lui non vedeva da tanto tempo. Si sono abbracciati e si sono raccontati le ultime novità.
Mi sentivo un po' di troppo: avrei voluto lasciarli un po' soli per parlare e aggiornarsi sulle rispettive vite, ma non sapevo come fare. Non c'è nessuno degli amici di Moreno che io conosca così bene da intavolarci una conversazione, e i posti pieni di gente mi fanno un po' paura.
Così finisco sempre per stare zitta in disparte, senza mai sapere bene di cosa parlare.
Soprattutto visto che, ultimamente, le uniche cose che fuoriescono da alcuni amici di Moreno, quando si rivolgono a me, sono relative al sesso.
Non  si tratta, però, di discorsi seri su cui io possa intavolare una discussione. Il più delle volte sono solo battute squallide tipo "ah che ne diresti se creassero un gioco di nome "Kamasutra wii"?" e altre cazzate simili, che hanno il solo effetto di mettermi terribilmente a disagio e impedirmi di dire qualsiasi cosa.

Sarebbe inutile credo, spiegare a queste persone che le pratiche sessuali illustrate nel Kamasutra sono solo una parte dell' opera, che aveva come scopo essere una sorta di guida per la vita coniugale e illustrare non solo le posizioni sessuali ma anche le tecniche di corteggiamento e seduzione, e che io non ci tengo a vivere secondo i suoi dettami, visto che si tratta comunque di una civiltà lontanissima dal mio modo di sentire e di pensare.
Ma invece di fare la saputella su questi temi, me ne sto zitta, pensando che tanto a nessuno di loro importa relamente di fare discorsi seri con me, perché per loro sono solo la ragazza di un amico, e non ho diritto alla stessa quantità di rispetto o di attenzione.

Così, come risultato del mio disagio, pur non volendo, finisco sempre per stare attaccata al mio ragazzo come un cagnolino.
L'intero mondo del Larp (Live Action Role Playing) o Larping, per me, ha in se qualcosa di affascinante, ma al tempo stesso mi fa un po' paura. Per quanto possa essere privo di eventi pericolosi o violenti, lo considero alla stregua di uno sport estremo!

Insomma, io?? interagire con gente semisconosciuta?
RECITARE una parte? INTERPRETARE un personaggio?
Non mi ci vedo proprio. Mi sentirei troppo goffa, troppo imbranata,troppo inadeguata, troppo OSSERVATA.
Ed è una cosa che non sopporto.
Mi piace essere ammirata e guardata da Moreno, perché lo conosco e lo amo.

Ma un branco di perfetti estranei, o conoscenti?
Gente sconosciuta o semisconosciuta?
Gente che magari a pelle mi sta anche sul culo , ma con cui dovrei comunque interagire per ragioni di gioco... Sarei davvero in grado?
E poi ricordarsi tutte le regole, elaborare strategie, decidere se usare questa o quell' abilità... mi sembra troppo macchinoso.
Ma forse è solo perché in fondo io, un live, non l'ho mai visto.

Comunque sia, è ancora presto per dire di no. il prossimo live immagino inizierà fra un bel po' di mesi, e ho tutto il tempo per decidere.
Nel frattempo magari finirò per sentirmi più a mio agio con i membri dell' Associazione, stringere amicizia, conoscere gi altri e farmi conoscere come Beatrice, e non più solo come "la ragazza sordomuta di Sarto".

Avevo anche già preparato un personaggio l'anno scorso, ma alla fine mi sono sentita male e non sono potuta andare a giocare, purtroppo per il Grande Orsetto Gommoso (è una lunga, lunga storia...).
C'è da dire anche che io non voglio essere un peso e sentirmi male in giro.
Però non posso mica smettere di vivere per questo, no?

E poi sto molto migliorando, è passato più di un anno da quando sono stata ricoverata, e non sono più stata così male, da allora!
E' vero ho ancora mal di pancia, ma ormai ci sono quasi abituata...
Insomma forse sto solo accampando scuse perché dover interagire con troppe persone per volta mi fa ancora  paura.

Il mio amico di Milano, grandissimo nerd appassionato di fantascienza e giochi di ruolo, dice che mi ci vedrebbe bene a giocare, che ho tanta fantasia, e ho una bella personalità poliedrica, bla bla bla... insomma, dovrei solo credere in me stessa.
Ehm, credere in me stessa... "non pervenuto".
"Comando o nome di file errato".

Scherzi a parte, ci sto lavorando, e spero che prossimamente potrò postare i risultati!
In fondo essere meno timida è uno dei buoni propositi per il 2011.. e Larpare un po' potrebbe essere una buona terapia!
Ricordo che quando facevo il liceo, la sorella di una mia amica aveva chiesto informazioni a mio fratello sul mondo di D&D e affini, perché stava facendo una tesi sul gioco di ruolo e le possibili applicazioni in psicoterapia e per risolvere i problemi relativi alla socializzazione. Appena riesco a rintracciare questa persona le chiedo com'è andato il suo studio e riporto qui qualcosa al riguardo!

Purtroppo però, spesso è anche vero il contrario: alcune persone usano questi mondi alternativi per poter evadere dalla realtà di tutti i giorni,dando quasi più importanza al proprio personaggio che alla propria persona reale.
Io la trovo una cosa irritante, perché per me prima del divertimento viene l' impegno nella vita reale, e la gente che perferisce nascondersi dietro un mondo di gioco e di finzione, ignorendo i problemi veri del mondo, è uno spreco di neuroni e di preziose energie, nella mia scala di valori.

Forse userei il mondo del gioco di ruolo più come sfogo creativo, per dare alla mia personalità e ai miei gusti estetici un terreno fertile su cui crescere e svilupparsi in mille direzioni diverse, come un rovo profumato.
In fondo le situazioni in cui ci si maschera e si interpreta qualcun altro sono un'ottima occasione per far cadere le proprie inibizioni ed essere veramente sé stessi, piuttosto che qualcun altro...

Come ha detto un mio amico una volta, "Halloween è il momento dell' anno in cui le maschere in realtà cadono giù"!

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